È on line il nuovo numero di Olos e Logos dedicato agli inizi dell’agopuntura italiana all’Università di Torino negli Anni ’70
L’agopuntura è una terapia di origini antichissime che si confondono con gli inizi della civilizzazione cinese.
Scarica qui di PDF della rivista
La prima sistematizzazione dell’agopuntura risale allo Huang Di Nei Jing, il Classico di Medicina Interna dell’Imperatore Giallo che fu compilato nel III/II secolo a.C. e che da allora è considerato la Bibbia della Medicina Cinese. Le sue innumerevoli riedizioni si sono ripetute nel corso dei millenni con aggiunte, ampliamenti, edizioni critiche, revisioni che, rimanendo sempre fedeli alla tradizione, l’hanno reinterpretato e rinnovato nel corso della lunghissima storia della medicina cinese.
D’altra parte questa medicina è anche il frutto di una lunga sequenza di insegnamenti differenti di numerose Scuole di Pensiero che si sono succedute cercando di adattare l’arte medica alle diverse situazioni di salute e malattia del popolo cinese che si sono verificate nel corso dei millenni. Le condizioni di vita del popolo cinese si sono spesso modificate in relazione alla situazione politica, economica, climatica, nel corso del regno delle varie dinastie. Come è accaduto anche in Europa, la Cina ha vissuto guerre, carestie, invasioni dei popoli centroasiatici che hanno determinato epidemiologie diverse cui la scienza medica ha risposto mettendo a punto di volta in volta differenti strategie diagnostiche e terapeutiche.
L’incontro con la medicina occidentale avvenuto negli ultimi secoli ed in particolare in quello scorso è stato un ulteriore motivo di revisione e risistematizzazione della medicina cinese che è in corso negli ultimi decenni.
Da una parte la medicina occidentale ha contribuito con la scoperta degli antibiotici, dei vaccini alla scomparsa o al contenimento di molte gravi patologie infettive, dall’altra i progressi in ambito diagnostico e terapeutico hanno permesso di affrontare meglio molte patologie organiche. Contemporaneamente sono diventate prevalenti molte patologie degenerative che si affrontano meglio con la medicina cinese attraverso le metodiche preventive e tramite metodi di terapia meno invasivi di quelli occidentali.
Tuttavia penso che la vera interazione tra le due medicine avverrà più compiutamente solo quando il modello quantistico di ricerca medica sarà in grado di scoprire quelle sinergie tra fenomeni funzionali ed organici che non possono venire alla luce nell’ottica newtoniana che ancora resiste in ambito medico occidentale ed nasconde i veri nessi che collegano in unità apparati, organi, visceri, tessuti apparentemente distanti e diversi tra loro.
In questo numero della rivista ripercorro gli inizi dell’agopuntura in Italia attraverso i ricordi del prof. Luciano Roccia che alla fine negli Anni ‘70 inaugurò nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino il primo corso di agopuntura e attraverso l’edizione del primo Trattato di Agopuntura e Medicina Cinese venuta alla luce 30 anni or sono in due ponderosi volumi a cura della prestigiosa casa editrice UTET che per la prima volta “sdoganava” in ambito editoriale ed accademico questa antica tecnica di terapia.
Auguro ai colleghi medici italiani, agli appassionati di medicina cinese ed ai lettori della rivista Olos e Logos di poter continuare il lavoro da noi iniziato tanti anni or sono con lo stesso entusiasmo, la stessa passione e le stesse soddisfazioni che io e tanti altri colleghi della prima ora abbiamo provato fin dagli albori di questa storia!